L’intento è fin da subito quello di dare vita a vini figli del territorio, laddove l’innovazione tecnologica è dunque un mezzo per interpretare in maniera autentica l’ambiente circostante, valorizzandone la ricchezza ampelografica.
È così, selezionando solo i vitigni più adatti (Malvasia del Lazio e Trebbiano in primis) e le uve migliori, rimanendo fedeli alla filosofia famigliare e cercando di esprimere sempre al meglio il concetto di terroir, che nascono gioielli enologici come l’Epos Frascati Superiore Docg, l’Asonia Frascati Doc Spumante, il Donnaluce Lazio Igp (a base di Greco e Chardonnay), il rosso di punta Baccarossa Lazio Igp (dove è protagonista l’autoctono Nero Buono) e tutte le altre etichette firmate Poggio Le Volpi, come i vini della DOC Roma, bianco, rosato, rosso e rosso riserva.